Processo di onboarding inefficiente. Come possono aiutare le checklist?
Non sottovalutare mai l’onboarding
È un dato di fatto che fino all’86% dei nuovi assunti decide entro i primi 6 mesi se restare o lasciare la propria nuova organizzazione. Oltre all’impegno o al coinvolgimento approfondito sopra menzionati, un onboarding ben gestito può aiutare nel risultato finale:
- aumentare la produttività dei dipendenti,
- semplificare i processi del reparto HR,
- integrare i dipendenti nella cultura aziendale,
- chiarire le responsabilità lavorative,
- ridurre il turnover e quindi risparmiare sui costi di reclutamento.
Pochi processi toccano così tante parti di un’azienda come l’onboarding di nuovi dipendenti. Sebbene i team HR di solito guidino il processo di onboarding, è richiesta anche la partecipazione attiva dei colleghi di altri reparti. Ciò che si desidera ottenere è un’introduzione precoce alla cultura aziendale e al ruolo specifico, riducendo lo stress, riducendo al minimo gli errori e facendo una buona impressione.
Automatizzare (non solo) l’agenda ripetitiva
Le checklist di Sloneek sono la soluzione giusta per automatizzare l’intera agenda di onboarding. E non solo. Le checklist troveranno applicazione anche in altre fasi importanti del ciclo di vita del dipendente (preparazione del piano di formazione, offboarding…).
In Sloneek, puoi utilizzare modelli esistenti o creare una checklist su misura per le tue esigenze, che puoi anche modificare. Bastano pochi clic per organizzare perfettamente l’onboarding e l’adattamento di un dipendente. Le checklist hanno anche un nuovo aspetto grazie al feedback dei clienti.
Da un unico posto puoi gestire la consegna degli strumenti, la firma dei documenti, la formazione o il piano di adattamento. Abbiamo perfezionato l’interfaccia utente, reso più chiaro l’ordinamento delle attività e la loro organizzazione in singole fasi di esecuzione (KANBAN).